martedì 9 febbraio 2010

Rilancio dei porti

Scorrendo le notizie sui recenti sviluppi della politica portuale si percepisce un crescente impegno per rilanciare questi poli di vitale importanza per l'economia nazionale.

Di recente, anzitutto, i presidenti delle autorità portuali di Cagliari, Gioia Tauro e Taranto hanno siglato un intesa per abbassare le tasse portuali ed il costo della manodopera. L'obiettivo è chiaramente quello di aumentare il volume di traffico tra 2010 e 2011 e vincere la sfida per il Mediterraneo, ingaggiata con i porti magrebini.

I medesimi tre porti sono quelli che il Governo ha tenuto in più alta considerazione nel presentare il recentissimo emendamento al Decreto Milleproroghe che consentirebbe alle autorità portuali di diminuire fino all'azzeramento le tasse portuali e di ancoraggio per il biennio 2010-2011.

I porti del Nord, nel frattempo, non stanno a guardare. Il 2 febbraio è stato infatti raggiunto un accordo tra l'a.d. dell'Enel ed i presidenti delle autorità portuali di Venezia e La Spezia. L'accordo è essenzialmente finalizzato a rilanciare il cold ironing, che consiste nell'allacciamento elettrico in media tensione delle navi in banchina e mira a rendere sostenibili i porti nazionali.

Quali saranno le prossime mosse?

E in tutto questo si può leggere una comune volontà della politica italiana di rilanciare i porti nazionali?

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